Fu dentro al gabinetto della scuola che vidi il piacere che si prova nel sentire il gonfiore crescermi lentamente tra le labbra.
Decidere quando e se dare piacere. E quanto. Non è mai stato difficile trovare uno slave, di uomini che vogliono essere dominati ce ne sono parecchi.
Ho sempre pensato di essere ninfomane. Mi ha sempre eccitato vedere gli altri eccitarsi.
Quando ero ragazza mi piaceva provocare e lo facevo continuamente anche durante le uscite con gli amici.
Non mi imbarazzava prenderlo in mano e tirare una sega a qualsiasi ragazzo che mi piacesse.
Me ne piacevano tanti. Ero sempre io a scegliere e comandare.
Da quelle prime innocenti esperienze sono passati alcuni anni e la mia fame di sesso non si è più saziata.
Ho scelto quasi subito di indossare un corsetto in latex, una maschera e di brandire una frusta.
Amo fare sesso con gli sconosciuti e amo approfittarmi di ogni occasione per ricercare il piacere assoluto.
Ho un desiderio da soddisfare. Devo sfogare la mia carne.
Nonostante le tante esperienze vengo continuamente assalita da calori al basso ventre. La mia vagina si fa umida. I capezzoli diventano turgidi e mi sento svenire dalla voglia.
Ho conosciuto molti uomini in chat.
Li ho incontrati e se mi piacevano ci facevo sesso.
Una volta ad esempio c’era uno che mi afferrava le gambe gemendo soffocato tra le mie natiche.
Gli posai le cosce sulle spalle mentre mi facevo penetrare dolcemente col naso.
Un secondo uomo era inginocchiato all’altezza del mio volto. Sbattevo il suo cazzo duro senza tenerlo in bocca. Lo avvicinavo a me per succhiarlo ma senza farlo venire.
Un terzo assisteva alla scena. Era eccitato e non poteva masturbarsi per via delle mani legate.
Lentamente dopo aver cambiato la posizione dalla mia vagina è uscito un fiotto di piacere mescolato ad una pioggia dorata che mi ha fatto raggiungere l’estasi.
L’uomo che mi teneva le gambe ha implorato di toccarsi per mescolare il surrogato di piacere con il suo.
Non ho dovuto aspettare a lungo per venire una seconda volta sull’uomo mascherato della mia pioggia dorata.
Con altri uomini va diversamente.
Qualcuno iniziava a scrivermi con un approccio che mi fa capire subito che devo comandare.
Se vogliono comunicare con me devono darmi del Lei o chiamami Mia Signora. Ordino. Scompaio in lungo silenzio.
Mi masturbo pensando a qualcuno che ammette di essersi eccitato nell’obbedire ai miei ordini. Mi piace scopare diversi uomini. “Addio” gli scrivo “insultati da solo e non cercarmi”. E vado via con la stessa voglia intatta e ancora insoddisfatta.
Apro la mail e trovo una richiesta di appuntamento in risposta al mio annuncio “prova la mia pioggia dorata”.
Sono davvero eccitata e infilo la matita sotto la gonna, cercando di incastrarla tra la sedia e la scrivania.
Sento che sto per esplodere ma sono in ufficio e mi limito a sorridere al mio nuovo collega. Mentre già pregusto il sapore della sua verga e la mia serata di pioggia dorata.