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Bagheria, operazione “Reset”: emergono nuovi risvolti nelle indagini
giugno 6th, 2014 | di Fabrizio Passalacqua
Bagheria, operazione “Reset”: emergono nuovi risvolti nelle indagini
Cronaca
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Continuano ad emergere nuovi importanti risvolti nell’operazione denominata Reset che ha portato l’arresti di ben 31 persone. Da alcune intercettazioni ambientali tra uno degli arrestati, Andrea Lomabardo ed un suo amico, Vincenzo Urso, sarebbe emerso che durante le elezioni comunali del 2008 ad Altavilla, Lombardo avrebbe sborsato 200 euro a voto per l’elezione di Antonino D’Ugo come sindaco. Inoltre, lo stesso Vincenzo Urso, aveva visto Andrea Lombardo consegnare tremila euro a un tale «Boccettone», poi identificato come Giuseppe Saverino. I soldi servivano come compenso per alcuni cittadini altavillesi in cambio del voto del 2012. Invece, dalla testimonianza del pentito Rosario Flamia si evince il coinvolgimento della società Bagheria calcio nella vicenda, queste le parole di Flamia: «La società Bagheria – dice Flamia – ha comprato la squadra Gela per vincere la partita, i giocatori del Bagheria però si sono venduti la partita e in questa circostanza Eucaliptus-l’allora proprietario- ha minacciato diversi calciatori con la pistola dentro gli spogliatoi». Aggiungendo poi che dopo l’arresto del boss Eucaliptus, un certo Carmelo Bartolone si occupava di emettere fatture di sponsorizzazioni, i cui ricavati andavano non alla società calcistica, ma alle tasche dello stesso Bartolone e della famiglia mafiosa.

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